Buongiorno mondo!
Non mi stancherò mai di ripeterlo: la proposta di Gesù, il Maestro, è una via
che passa oltre la religione e diventa percorso di fede. Se vogliamo essere
suoi discepoli dobbiamo essere disposti a lasciare il territorio sicuro e
rassicurante della "legge", del fare quanto basta per sentirsi in
ordine davanti a Dio, ed entrare nel territorio "minato" della fede,
dove l'unica sicurezza viene dall'amore del PadreMadre, dall'accoglienza di
questo amore gratuito e incondizionato. Il Maestro ci invita alla somiglianza
con il PadreMadre nella pratica di tale amore che comporta anche la possibilità
di essere rifiutati e guardati con sospetto. Per questo Gesù può dire, nel
Vangelo di oggi,: "Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il
sabato!" (Mc 2,23-28). Il più importante tra i comandamenti viene dal
Maestro ridotto a nulla: d'ora in poi, tra teologia e uomo, Gesù sceglie
l'uomo. Tra morale e uomo, Gesù sceglie l'uomo, il suo bene, la sua vita. Il momento
attuale che sta vivendo la Chiesa, cioè noi, cioè le nostre comunità, è
veramente un “kairòs”. È il tempo di riappropriarci del messaggio evangelico e
comprendere che la religione deve percorrere il suo cammino di conversione
mettendosi a servizio della fede. È il tempo in cui l'umanità cerca uomini e
donne che portino dipinto sul volto il loro essere figli capaci di generare
spazi di fraternità nel nome dell'unico PadreMadre. È il tempo di osare, di
abbandonare la paura di perdere chissà quale identità in nome di chissà quali
principi. Come si diceva ieri, è tempo di abbandonare gli otri vecchi e
diventare otri nuovi. Vogliamo continuare a essere "servi" sottomessi
a una legge, o vogliamo finalmente cominciare a vivere da figli? Un abbraccio a
tutte e a tutti. Buona vita.
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