Buongiorno
mondo! Sentite un po' cosa ci racconta Marco (3,7-12) nel vangelo di oggi:
"..Infatti ne aveva guariti molti, così che quanti avevano qualche male
gli si gettavano addosso per toccarlo". La disperazione e la sofferenza
sono così forti che le persone arrivano a "gettarsi addosso" a Gesù
pur di guarire. Il rischio è che questa gente cerchi il Maestro solamente per
soddisfare le proprie esigenze e poi... chi si è visto s'è visto. Può essere
anche il nostro rischio quando l'incontro con Lui diventa l'occasione per
sistemare "le nostre cose", quasi ci incontrassimo con una sorta di
mago Merlino capace di operare magie per risolvere i nostri problemi e
allontanare le nostre sofferenze. È un po' come quando perdiamo di vista il
senso profondo dei santi: ci rivolgiamo all'uno o all'altro a seconda dei
differenti bisogni. Io penso che il Signore ci voglia invece dire che quanto
più noi stessi ci prendiamo cura dell'altro, tanto più sperimentiamo come sia
Dio stesso per primo a prendersi cura di
noi. Non siamo noi a doverci "gettare su di Lui, ma è Lui che viene
incontro a noi, che si fa prossimo a ciascuna e ciascuno di noi. Per favore,
basta con le crisi mistico-isterico-spirituali, basta con la ricerca a tutti i
costi di visioni, miracoli, sensazioni particolari: occupiamoci di far crescere
la vita, e comprenderemo quanto il Padre si prende cura di noi. Un abbraccio a
tutte e a tutti. Buona vita.
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