Buongiorno
mondo! Oggi il vangelo ci racconta che "...una grande folla lo seguiva,
vedendo i segni che faceva sugli infermi" (Gv 6,1-15), e subito segue il
racconto della moltiplicazione/condivisione dei pani. Mi sono fermato alle
prime parole perché mi sembra ci possano fornire un'indicazione preziosa per
comprendere meglio come vivere il Vangelo. Gesù si occupa e si preoccupa degli
"infermi", ossia di coloro che in qualche modo non sono saldi, sono
deboli, quelli che rischiano più di altri di essere lasciati indietro. Il
Maestro ha occhi particolari per loro e offre loro la possibilità di uscire
dalla situazione di infermità in cui si trovano e quindi di poter camminare con
gli altri. Mi pare che Gesù privilegi proprio coloro che noi facilmente
lasceremmo in disparte, coloro per i quali non nutriamo particolari simpatie o
attenzioni. Nelle nostre comunità spesso è presente un criterio di
"efficienza" che rischia di creare situazioni di solitudine e di
esclusione. Non si vale se non per quello che si riesce a produrre, a fare, a
inventare. Credo che il Maestro ci inviti a educare il nostro sguardo sulla
vita e sulla comunità cristiana e a considerarla non come un campo di battaglia
o, peggio, una passerella sulla quale esibire capacità alla "talent show"!
Nello sguardo ricco di compassione del Figlio percepiamo lo sguardo del Padre
che ci invita ad avere occhi nuovi, occhi che sanno scorgere nella pochezza di
cinque pani e due pesci la ricchezza del Regno. Un abbraccio a tutte e a tutti.
Buona vita.
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