Buongiorno
mondo! Venerdì Santo: giorno della Passione, giorno di Passione. Giorno della
Passione che il Padre, nel Figlio, nutre per ciascuno di noi. Oggi viene a noi
come appassionato amante per offrirci il suo volto pieno di compassione e
misericordia. Oggi facciamo memoria della Passione di Gesù, il Maestro, fatto
fuori ingiustamente da quell'alleanza trono-altare che vedeva minacciato il
potere del sistema che aveva messo in piedi. Un solo uomo è stato capace di far
tremare fin dalle fondamenta l'edificio di poteri e ingiustizie costruito dalla
casta sacerdotale che ha trovato nei Romani il braccio armato di cui aveva
bisogno per far tacere quella voce che è verità. Oggi mi limito a ricordare la
domanda che Pilato pone a Gesù. Nella sua lingua, il latino, suonava così:
"Quid est veritas?" Che cosa è la verità? Se anagrammiamo le parole
della domanda in latino, scopriamo che essa contiene la risposta: "Est vir
qui adest", "È l'uomo che è davanti a te". Non ci sono altre
parole: l'unica verità sull'uomo è il Figlio dell'Uomo che indica la via per
umanizzarci. La via non è quella incarnata dal potere, ma quella vissuta nel
servizio e nel dono di sé costante, quotidiano, faticoso ma sempre rinnovato.
Non è la via dell'appariscenza, ma la Via di Colui il cui aspetto non è umano,
la cui bellezza è devastata dalla condivisione delle tante sofferenze
incontrate ogni giorno e pienamente condivise. Non è la via del possesso e del
denaro: 30 pezzi d'argento sono il crudele prezzo del tradimento e da questa
"ricchezza" non può nascere nulla. "Dai diamanti non nasce
niente, dal letame nascono i fior" cantava il grande De André. Ecco la via
crucis quotidiana, ecco la via dove la vita nasce e fiorisce perché si trova
sempre qualcuno disposto a seguire le orme di Colui che è venuto non per essere
servito ma per servire. Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
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