Buongiorno
mondo! Ecco quanto ci dona il Vangelo di oggi: "Quando Gesù scese dal monte, molta folla lo seguì. Ed
ecco, si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: «Signore, se
vuoi, puoi purificarmi».Tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio: sii
purificato!». E subito la sua lebbra fu guarita." (Mt 8,1-4). La legislazione
che riguardava la lebbra era chiarissima e severa: chi era riconosciuto (dal
sacerdote) come affetto da questa malattia doveva essere isolato, condannato
all'ostracismo e emarginato dalla società civile. E per evitare di rendere
impure altre persone, doveva fare in modo di segnalare la sua presenza e
mantenere debite distanze. Al suo solito, Gesù fa capire che non è escludendo
che si risana una persona, non è emarginandola, non è isolandola, ma
"toccandola", circondandola di affetto e amore. Troppo facilmente
abituati a pensare (anche perché così facendo evitiamo spesso di sporcarci le
mani) che Gesù è come Dio, non pensiamo mai nell'altra direzione: Dio è come
Gesù. Il gesto che pone Gesù sta a indicare ciò che compie Dio nei nostri
confronti ogni giorno, ma soprattutto, nei confronti di tutte e tutti coloro
che in qualche modo la legge esclude, isola ed emargina. Io sarò pure
"confuso", come qualcuno (non molto amabilmente) mi ha detto, ma
assicuro che tutto mi è diventato più chiaro da quando ho compreso che Dio è
come Gesù: la prospettiva cambia, e di molto (e forse tante stupidate che si
sentono in giro sparirebbero). Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
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