lunedì 8 giugno 2020

Buongiorno


Buongiorno mondo! Quest'oggi il testo del Vangelo ci presenta le Beatitudini nella versione di Matteo (5,1-12). L'unica cosa che vorrei sottolineare, considerato lo spazio e il significato di questo post, è che il messaggio di Gesù invita e spinge continuamente alla felicità. E non una felicità che conseguiremo nel futuro, nell'al di là, ma un felicità possibile fin dal nostro oggi. I vari "profeti di sventura" che vedono nell'oggi solo disastri e perdita della fede, i vari "Soloni della fede" che ne sanno una più e meglio di papa Francesco, tutti coloro che in questi tempi vedono solo nefandezze e miseria spirituale, tutti coloro che versano lacrime amare perché i tempi son cambiati e non sanno vedere la sapienza di Dio all'opera nel mondo, ebbene questi non avranno posto nel Regno, non avranno parte alla Beatitudine di vita del Maestro. La beatitudine proposta e vissuta da Gesù non è il frutto di sacrifici, di percorsi ascetici di perfezionamento spirituale personale (percorsi che spesso portano al perfezionismo, uno dei più brutti mali da cui si può essere colpiti), è il frutto dell'accoglienza gioiosa dell'amore del Padre che mi invita ad amare come e con Lui, secondo il modello proposto dal Maestro. Qui sta la nostra beatitudine, e questa non ce la può togliere nessuno se seguiamo le orme del Maestro. Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

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