Buongiorno mondo! La giornata del Maestro si apre con un battibecco:
"«Maestro, vorremmo che tu ci facessi vedere un segno». Ed egli
rispose: «Una generazione perversa e adultera pretende un segno!
(...)" (Mt 12,38-42). I farisei e gli altri mica han capito che il segno
era Lui, no! Volevano altro, volevano essere stupiti, ammaliati, per poi
trovare l'accordo, per fare l'inciucio con quel Maestro che stava loro sulle
scatole. Oggi non siamo molto diversi: in cerca del sensazionale per poter
credere, dimentichiamo che i primi segni della sua presenza e del suo messaggio
siamo noi. Siamo i segni di un Dio amante della vita che vuole dire questo a
tutti e ha scelto ciascuno per dirsi e darsi a tutti. Eppure, come tanti
farisei, cerchiamo segni, trascurando gli eventi e le persone che ci parlano di
Lui! Ecco la perversione della nostra cultura: l'aver scambiato l'apparire con
l'essere. Per questo siamo diventati sordi e ciechi alla sua presenza,
ineffabile, ma impastata della carne dei piccoli e dei poveri della storia,
primi segni della sua "assente" Presenza. Un abbraccio a tutte e a
tutti. Buona vita.
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