Buongiorno mondo!
Voci silenziate
Lc 11,47-54
In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite. Per questo la sapienza di Dio ha detto: "Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno", perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall'inizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa, che fu ucciso tra l'altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l'avete impedito». Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.
Il Maestro conclude la sua invettiva contro i pii e i teologi del tempo con un'accusa durissima: l'accusa di avere silenziato la voce di Dio approvando l'uccisione di quegli uomini che hanno avuto il doloroso e faticoso compito di farla risuonare nella storia. L'accusa è tanto dura da mandare giù che l'unica via da percorrere resta far risuonare l'ouverture dell'ostilità come preludio alla sinfonia dell'odio omicida.
Il Maestro apre gli armadi della storia e scoperchia fatti che fanno arrossire e svergognano coloro che si sono autoproclamati portavoce divini chiedendo al popolo di obbedire alla loro voce come a quella di quel Dio che hanno ridotto al silenzio uccidendo i profeti che denunciavano i loro "piccoli affari sporchi" ai fini di succhiare il sangue, la vita del popolo.
Non che oggi ce la passiamo meglio: di zelanti e ultra-pii è piena la nostra chiesa e papa Francesco è spesso il bersaglio di costoro. La difesa della cittadella della "dottrina" (dove la dottrina è al servizio del mantenimento del potere…) dove ognuno coltiva con cura il suo orticello di potere pare essere l'attività preferita di una certa parte di chiesa. Siamo stanchi di tutto questo ma non demordiamo; siamo a volte scoraggiati ma non lasciamo stare. Come sentinelle sulle mura vegliamo e gridiamo perché nessuno osi farsi padrone di una vigna che ci è affidata ma di cui non siamo signori.
Sorella, fratello: proprio di questi tempi abbiamo bisogno della forza della testimonianza per non cedere alle lusinghe del potere e per non cedere alla tentazione di stare zitti pur di avere qualcosa in cambio. Amiamo la Chiesa ma siamo disgustati dai costruttori di sepolcri che la abitano e la rendono una holding finanziaria "a fin di bene". Soffriamo, ma non lasciamo che chi al suo interno "lucra" e si compri le nostre vite con false medagliette spirituali.
Con il Maestro siamo disposti ad accettare ostilità, insidie e odio: la nostra unica risposta è il dono totale che risponde all'odio con gesti di perdono . È la via dei profeti, la via di donne e uomini che nei secoli sono stati ridotti al silenzio affinché noi potessimo parlare con loro e per loro.
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
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