"Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro".
Gesù rivolge questo invito, o appello, a tutte e tutti coloro che percepiscono e avvertono la religione come un peso, a coloro che vivono oppressi da norme e dottrine che impediscono loro di percepire la gioia della salvezza.
A costoro Gesù promette che "offrirà ristoro". Conoscendo lo stile di Gesù siamo certi che il Maestro non offrirà semplicemente qualcosa, non fornirà delle indicazioni, non prescriverà semplici ricette da applicare una volta al mese (magari dietro modico compenso), non si limiterà a dire "prega e vedrai che tutto si aggiusta". Niente di tutto ciò. Secondo il suo solito Lui stesso si proporrà come ristoro, offrendoci la sua esistenza come casa accogliente in cui vivere l'esperienza del sentirsi profondamente amati e resi capaci di diventare noi stessi "ristoratori", dispensatori di quel ristoro che genera e accresce la vita.
Gesù insegna che non basta offrire ristori, occorre diventare persone che ristorano: solo così si coltivano i semi che generano frutti di giustizia e uguaglianza, mattoni primordiali di una società che voglia cominciare a definirsi umana.
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
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