Tesori in "cielo"
" In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore (…)".
Ieri il testo del vangelo ci ha consegnato il testo del Padre Nostro. Oggi ci viene detto cosa significa osare queste parole, cioè scegliere di vivere da figli.
Vivere da figli di Dio non è vivere in un altro mondo, ma vivere in questo mondo in un altro modo. Quindi vivere in un altro modo il rapporto con le cose e con le persone.
Se il nostro sguardo si posa solamente sulle cose da possedere, se il nostro cuore è tutto per il denaro e ciò che esso comporta, allora non vivremo da figli ma saremo degli "accumulatori seriali" che pongono il fine della loro esistenza nel possesso sfrenato: il possesso di beni e cose diventano il dio cui votare la propria esistenza, un "padre" che alla fine si rivelerà padrone.
Se invece vivo da figlio la relazione con le cose, accumulo tesori nel cielo. Cosa vuol dire? Vuol dire che le cose che ho le ricevo in dono come segno dell'amore del Padre, quindi le cose mi mettono in relazione con Dio. Non sono un feticista che si attacca alle cose, ma divengo segno di un amore che ricevo con gratitudine. E non solo ricevo le cose come dono e ringrazio, ma le mantengo come dono e le condivido con i fratelli.
Questo è "farsi tesori in cielo", cioè condividere lo stesso sguardo del Padre che vede prima i fratelli che i beni e non rende gli altri merci da usare e vendere per il proprio benessere.
Allora, sorella, fratello: dov'è il tuo cuore?
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
Ieri il testo del vangelo ci ha consegnato il testo del Padre Nostro. Oggi ci viene detto cosa significa osare queste parole, cioè scegliere di vivere da figli.
Vivere da figli di Dio non è vivere in un altro mondo, ma vivere in questo mondo in un altro modo. Quindi vivere in un altro modo il rapporto con le cose e con le persone.
Se il nostro sguardo si posa solamente sulle cose da possedere, se il nostro cuore è tutto per il denaro e ciò che esso comporta, allora non vivremo da figli ma saremo degli "accumulatori seriali" che pongono il fine della loro esistenza nel possesso sfrenato: il possesso di beni e cose diventano il dio cui votare la propria esistenza, un "padre" che alla fine si rivelerà padrone.
Se invece vivo da figlio la relazione con le cose, accumulo tesori nel cielo. Cosa vuol dire? Vuol dire che le cose che ho le ricevo in dono come segno dell'amore del Padre, quindi le cose mi mettono in relazione con Dio. Non sono un feticista che si attacca alle cose, ma divengo segno di un amore che ricevo con gratitudine. E non solo ricevo le cose come dono e ringrazio, ma le mantengo come dono e le condivido con i fratelli.
Questo è "farsi tesori in cielo", cioè condividere lo stesso sguardo del Padre che vede prima i fratelli che i beni e non rende gli altri merci da usare e vendere per il proprio benessere.
Allora, sorella, fratello: dov'è il tuo cuore?
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
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