Dio è Vita
" (…) Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto nel libro di Mosè, nel racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: "Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe"? Non è Dio dei morti, ma dei viventi! Voi siete in grave errore»".
Nella controversia con i sadducei, che al contrario dei farisei negano la risurrezione dei morti, il Maestro alla fine fa proprio il maestro con la matita blu: "Voi siete in grave errore".
Il ragionamento di Gesù è limpido. Nel racconto del roveto Dio rivela il suo nome a Mosé, chiamando accanto a lui come testimoni i patriarchi. Chi oserebbe chiamare come testimone un cadavere, un morto? Solamente colui a cui fa comodo che il testimone non parli, non abbia facoltà di parola, come un cadavere appunto. Se Dio convoca Abramo, Isacco e Giacobbe come testimoni, questo significa che essi, in qualche modo, vivono con lui, partecipano della sua vita.
Ecco il punto: qual è il volto di Dio in cui crediamo, al quale diamo fiducia? Il Dio dei morti, il Dio che si nutre della nostra vita per farci morire, o il Dio che nutre di sé la nostra vita per farci vivere con lui, come lui e in lui?
Troppo spesso abbiamo confuso la morte biologica con la fine della vita. Il nostro Dio non è il Dio del Bios, ma di Zoé, della Vita stessa, dell'essenza della vita che non può morire.
Non stiamo a romperci la testa sul come questo avvenga o avverrà. Lasciamo ai ciarlatani di descrivere il paradiso fatto di "persone vestite di vesti quasi grigie, con angioletti che svolazzano cantando" e p. Livio che sommerge di prediche i presenti.
Il nostro fine, non la nostra fine, il nostro fine è lavorare con Colui che è vita e che non vuole che niente e nessuno vada perduto ma che tutte e tutti abbiano vita e vita in abbondanza.
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
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