Segnaletica divina
Mt 12,38-42
"In quel tempo, alcuni scribi e farisei dissero a Gesù: «Maestro, da te vogliamo vedere un segno» (…)".
Malgrado tutto ciò che hanno visto e sentito, scribi e farisei continuano a chiedere segni. Per chi non crede, per chi non vuole credere, c'è sempre bisogno di un segno ulteriore, ancora uno, un altro e poi… così all'infinito.
La golosità di segni è segno essa stessa di incredulità. Significa che uno non si fida. È come quel tale o quella tale che davanti all'amata/o continua a chiedere: "Dammi un segno del tuo amore". Anche se si sente continuamente dire "Ti amo" o "Ti voglio bene" allo stesso tempo chiede incessantemente un segno di questo amore.
È per questo motivo che la richiesta di segni è il sintomo della mancanza di fede: non ti fidi, non osi fidarti di Colui che come segno ti dona se stesso.
Davanti a tutti i segni di liberazione e di amore che in Gesù Dio pone, noi continuiamo a chiedere segni. Siamo ossessionati dalla "segnaletica" divina. Siamo come persone che raccolgono i cartelli stradali che indicano Parigi e poi diciamo che siamo a Parigi: confondiamo i segni con Colui che essi indicano. Al posto di attaccarti al Segnalato ti attacchi al cartello che lo segnala e ne fai il tuo idolo.
Dio, il Mistero della Vita, ci dà un solo segno: la vita spezzata e risuscitata del Crocifisso, di Gesù di Nazareth. Lui è l'unico segno che ci "dice" Dio, ci parla di Lui, di come funziona. Il resto sono tutte storie che nascono dalle nostre paranoie e dai nostri desideri inconfessati di onnipotenza.
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
P.S. Ecco perché diffido dei messaggi propagati da gente come, per esempio, Radio Maria. L'attesa spasmodica di "segni" per la conversione non fanno parte del messaggio evangelico. Mi auguro che quanto prima chi di dovere prenda posizione riguardo a queste fandonie corredate di fantomatici segreti e segni che dovranno apparire al fine di provocare la conversione. La risposta di Gesù a scribi e farisei è chiara: nessun segno a chi non vuol comprendere!
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