Agnelli e lupi
Mt 10,-16-23
"In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: «Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe (…)".
A differenza del tempo e dei luoghi in cui Gesù ha vissuto, oggi vediamo raramente degli agnelli, salvo chi ha la fortuna di assistere al passaggio delle greggi che si recano in alpeggio, come dalle mie parti.
In una cultura come quella d'Israele l'agnello è tutto: è l'animale mite che ti offre tutto. Ti offre cibo e vestito quando è in vita e si fa cibo e vestito anche in morte. Trovo stimolante questo fatto: in vita l'agnello ti dà, in morte si dà, realizzando pienamente ciò che è.
Il Maestro lo propone come icona divina ai suoi: l'agnello rappresenta quel Dio tutto dono che Gesù annuncia, un Dio che per fermare il male dei lupi lo trattiene, lo porta su di sé invece che rimandarlo raddoppiato.
Noi oggi condividiamo la stessa missione di Gesù che è l’agnello di Dio che toglie il male del mondo. È la missione dell’amore che si fa carne, è la missione di un amore quotidiano, concreto, che si scontra col male e lo vince, lo vince come fa l’agnello.
Ecco in quale modo oggi siamo presenti in mezzo all'umanità.
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
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