Un Dio in cerca di compagnia
Lc 1,26-38
"(…) La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te» (…)".
In questo brano, notissimo e stra-commentato, mi impressionano due cose.
La prima è quella che potremmo definire una bellissima definizione di Dio. La più bella definizione di Dio è un complemento di compagnia: Dio è "con", è davvero quello che Matteo definisce "Emmanuele". Mi pare di ritrovare qui il nome che fu consegnato a Mosè e che noi ci siamo limitati a comprendere in maniera filosofica: "Dio è Colui che è", mentre in realtà quel "Io sono" è da intendersi come Io-ci-sono, sono qui con te, ti accompagno, mi faccio compagno di strada e di storia. Ancor più questo avviene nella storia di Maria che, con la sua disponibilità, apre questa possibilità anche a noi tutti.
La seconda cosa mi arriva dal fatto che Maria è giovanissima e a lei viene chiesto di diventare madre di Dio, cioè che Dio sia suo figlio, si metta nelle sue mani.
Dio si mette nelle nostre mani, dipende da noi, vive della cura che noi abbiamo. Tutto il creato vive dell’amore e della cura di Dio e Dio, sulla terra, vive della cura che ha l’uomo. Se l’uomo ama è nella gioia e tutto il mondo diventa vivo della vita di Dio, dello Spirito. Se l’uomo non risponde a questa attesa di Dio, allora tutto rischia di trasformarsi in ingiustizia e in paura ed è la tragedia. Il sapiente narratore del Genesi ce lo ha già raccontato.
Ma Lui non si arrende: continua a venire a cercare la sua immagine in noi per costruire un mondo finalmente fatto a misura d'uomo.
Insomma, il mistero dell'Incarnazione è l'incontro tra due attese: la Sua e la nostra. Basta farle incontrare.
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
Grazie, buon giorno a tutti.
RispondiEliminaUn grande abbraccio, buona vita a tutti anna socci
RispondiEliminaDio è grande ed è un grande... Nel senso che resta lì ad aspettarci. Lui invece viene tutti i giorni, a tutte le ore, a ogni minuto.
RispondiEliminaIn questi giorni sento spesso dire festeggio il Natale ma non credo in Dio...
Rispetto le idee perché anche io ho vissuto così ora capisco che comunque non ha senso. È un po' come dire festeggio il Natale perché lo festeggiano tutti.
Stessa cosa la Pasqua di Resurrezione.
Non è polemica ma solo una osservazione.
Buon giorno a tutti.
Buongiorno e buona settimana a tutti
RispondiEliminaBuongiorno
RispondiEliminaGrazie Don Luciano
Grazie
RispondiEliminaGrazie, buona giornata a tutti ❤️
RispondiEliminameglio Dio IN noi che CON noi, purtroppo di triste memoria
RispondiEliminaBellissimo commento, gra Luciano ❣️ buona giornata ❣️
RispondiEliminaMio padre si chiamava Emanuele, mia madre Maria, di cognome faccio di Natale....beh sto a posto, no? Grazie! 😘Ciao Luciano
RispondiEliminaRoberta
Grazie don Luciano.
RispondiEliminaGrazie don Luciano ciappi Buona vita atutti
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