Non padroni ma Signori
Mt 19,27-29
" (…) Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna".
Il Signore non si lascia battere da nessuno in generosità. Basta lasciare il poco che siamo e abbiamo nelle sue mani, che subito l'abbondanza della sua misericordia copre le nostre manchevolezze. A coloro che mettono a servizio dell'umanità la propria capacità di amare, questa non verrà mai meno, anzi, più ami, e più il Padre potenzia e aumenta questa tua capacità. Con Dio non si gioca mai in perdita. Solo le persone con il "braccino corto", cioè con il cuore piccolo faticano a comprendere, accettare e vivere questa logica. Mentre chi vive in maniera disinteressata per il Regno non deve temere di restare "a secco": ci pensa il Padre a colmarci di tutto ciò di cui necessitiamo per vivere. Vivere tutto questo ci fa assaporare nella sua totalità uno dei doni più belli che vivificano la nostra esistenza: la libertà. Ciò che agli occhi dei più sembra solo una perdita, per noi è una grande ricchezza: con il Padre non diventiamo mai padroni, ma ci sentiamo sempre signori.
Il padrone infatti è colui che ha e trattiene per sé.
Il signore è colui che dà e generosamente condivide.
E a noi è data la possibilità di essere e vivere da Signori!
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
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