La danza della morte
Mc 6,14-29
“(…) E le fece questo giuramento: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». La ragazza uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista»(…)”.
Erode è sempre vivo oggi.. È ben vivo e operante ogni volta che alla verità anteponiamo i nostri interessi a tutti i costi. Anche nella Chiesa Erode trova spazio, ogni qualvolta essa cerca a tutti i costi di salvaguardare posizioni di potere, di prestigio; ogni volta che la comunità cristiana dimentica di mettersi il grembiule del servizio e indossa l'armatura del predominio e del potere, essa apre le porte a Erode, essa balla la danza di morte della figlia del re. Ogni volta che alla condivisione la comunità preferisce conservare la propria ricchezza, essa indossa gli abiti della moglie del re e si fa padrona della vita degli altri. Ogni volta che restiamo silenziosi davanti alla brutalità di politiche che mettono in atto scelte anti-umane solo per guadagnare consenso e conservare il potere, ogni volta che spalanchiamo le Chiese per le nostre belle celebrazioni ma poi applaudiamo a chi chiude porti e porte in faccia a chi cerca dignità e lavoro, ebbene, ogni volta che questo accade Erode continua a esercitare il suo potere e noi danziamo con la figlia la danza della morte. Quanta strada ancora perché Erode finalmente sia messo a tacere! Non ci scoraggiamo: la forza del Regno è più forte di qualunque forza di morte attorno o dentro di noi, ma ha comunque bisogno che noi usciamo da quella sala. Sta a noi scegliere, come sempre.
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
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