Conversione evangelica
Mc 1,14-20
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Queste sono le prime parole che Gesù pronuncia a proposito della sua missione nell’annuncio del Regno. Il Maestro chiede una “conversione”, cioè un cambiamento radicale di atteggiamento: se prima ero preoccupato esclusivamente di me stesso (anche della mia salvezza), ora devo invertire direzione e cominciare a preoccuparmi dei fratelli e delle sorelle che ogni giorno attraversano la mia storia. Perché? Perché il Padre opera in questo modo, occupandosi e preoccupandosi della vita e della felicità dei suoi figli. La conversione intesa come cammino di perfezionamento personale per “piacere a Dio” non è una richiesta evangelica: Gesù non chiede di convertirsi a Dio, ma alla realtà del Regno e quindi al Padre. La conversione richiesta da Gesù passa attraverso l’amore per il fratello e la sorella, perché i discepoli sono invitati ad assomigliare al Padre amando come e con Lui. Ricordo che nella tradizione biblica la misericordia è un’azione concreta di Dio volta ad eliminare le cause della sofferenza e dell’infelicità dell’uomo (proprio come faceva Gesù). Questa è la conversione cui ci invita il Maestro. Coraggio, “il Regno è alla porta”: una porta da varcare senza timore.
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
Bentornato! Iniziò il nuovo anno con l’impegno di comprendere sempre meglio il Vangelo per poter amare, chi mi circonda, con il Padre e come il Padre!Marilisa
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