Fidarsi e affidarsi
Gv 6,22-29
“(…) Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato»”.
In molti spesso ci si chiede: "Ma che vuole Dio? Qual è la sua volontà? Cosa vuole da me?". Domande lecite alle quali Gesù offre una risposta e proprio nel Vangelo di oggi: "Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato". Tutto qui. Bella roba, dirà qualcuno: sono ancora al punto di partenza!
Già fratello o sorella: se tu pensi che Dio ti dica per filo e per segno cosa devi fare nella vita, ti dica dove devi andare, come realizzare la tua esistenza, beh, credo tu abbia sbagliato "dio". Il Dio annunciato da Gesù si preoccupa della nostra felicità, si preoccupa del fatto che possiamo avere una vita di una qualità tale che nemmeno la morte sia capace di scalfirla, di distruggerla, una vita che sia davvero degna di questo nome. La "volontà di Dio" non è un software per far funzionare la nostra esistenza: inserisco dei dati e trovo la mia risposta. Il nostro compito è individuare, nella fatica del crescere quotidiano, la modalità concreta attraverso la quale esplicitare la fiducia accordata al Maestro. “Credere in Colui che egli ha mandato” non significa aderire razionalmente a una dottrina, essere ossequiosi alle leggi, assolvere precetti, collezionare sacramenti in maniera ossessiva e compulsiva (esistono anche i disordini sacramentali, non solo, e so che si tratta di drammi, quelli alimentari!). “Credere nel Figlio" è adottare uno stile di vita che faccia di noi uomini e donne liberi perché liberati, capaci di amore perché amati, capaci di perdono perché continuamente perdonati, accoglienti perché accolti. È lo stile di vita di Gesù Maestro che ognuno cerca di proporre, e non di imporre, perché l'umanità cresca e abbia accesso a quella "vita eterna" che non comincia di là, ma si dilata e si espande fin dall'oggi, qui, oggi nel nostro mondo così frantumato, diviso, pauroso, violento.
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
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