giovedì 6 aprile 2023

Buongiorno mondo!

Giovedì Santo 2023


Nella Messa "In Coena Domini" ascolteremo il famosissimo testo di Giovanni che descrive il gesto compiuto dal "Signore e Maestro" che lava i piedi ai discepoli. Giuda aveva già deciso di "vendere" Gesù per 30 pezzi d'argento: il prezzo, secondo il Levitico, dovuto per uno schiavo o una donna (e già questa particolarità è illuminante!). 

In effetti Gesù compirà quel compito ripugnante che era proprio degli individui considerati inferiori rispetto ai loro superiori (schiavo-padrone; moglie-marito; figli-padre; discepoli-maestro). E tale pratica veniva sempre fatta prima del sedersi a tavola, mai durante. Gesù fa esattamente come ha sempre fatto nella sua esistenza: fa il contrario! Lui, il Signore e Maestro, si abbassa mostrando così la sua vera superiorità o regalità: il gesto dell'amore che si trasforma in servizio. Ma non un servizio generico, tipo quello che predichiamo spesso noi: facciamo qualcosa per gli altri, mettiamoci a disposizione, ecc... No, è un servizio reso che rende "signori", uomini e donne liberi perché liberati dall'amore e capaci a loro volta di chinarsi a fare la stessa cosa per rendere altri fratelli e sorelle "signori" allo stesso modo. Gesù non lava i piedi per dimostrare che si abbassa, ma per innalzare gli altri e far comprendere che nella sua comunità non ci sono gerarchie, "superiorati", ranghi di prestigio (con susseguenti abiti, monili e ammennicoli vari da esibire per mostrare il rango raggiunto). Nella sua comunità ci sono signori che si fanno servi perché solo chi è veramente libero, come solo un signore può essere, può davvero farsi servo. Allora, e solo allora, ha senso indossare quel grembiule di "don toniniana" memoria: solo così non avremo reso vano il gesto del "Signore e Maestro". 

Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita e buon Triduo Santo.

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