giovedì 22 giugno 2023

Buongiorno mondo!

Parole, parole, parole…


Mt 6,7-15


"Pregando, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole". 



Questo nostro tempo è segnato particolarmente dalla velocità: fretta, novità, sempre di corsa... Anche la comunicazione risente pesantemente di questo, tanto che ci si vanta di vivere nel secolo delle comunicazioni sempre più veloci: non fai a tempo a pensare qualcosa, stai ancora finendo di elaborare che zac!... sei già in rete, o al cellulare. 

Mi pare però, senza voler fare il nostalgico, che, sì, abbiamo reso le comunicazioni più veloci, ma abbiamo perso LA comunicazione, l'uso sapiente della parola, l'ascolto calmo, finanche il silenzio, che fatichiamo a sopportare e riempiamo sempre di qualcosa.

Questo incide anche sull'uso che facciamo della parola nella nostra preghiera: è tutto un parlare, leggere, riempire i vuoti perché altrimenti non si sa che fare. Quando c'è silenzio durante la preghiera si avverte quasi un certo imbarazzo: dai, di' qualcosa... metti qualcosa, leggiamo, cantiamo. "Pregando, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole": ecco la consegna del Maestro oggi. Ritrovare il senso della nostra parola nella sua Parola, imparare ad ascoltare il "mormorio" della voce del Padre, entrare in sintonia con Lui per imparare a parlare in maniera più umana. E questo ci aiuterà a penetrare nel mistero del linguaggio di Dio per far diventare sempre più umana la nostra parola, affinché parli e evochi la vita. 

Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

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