Non solo fare il bene, ma essere bene
Mt 7,6.12-14
(…) “Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti" (…).
C’è bisogno di commentare? Non credo proprio. Siamo parte del "popolo della senape": non abbiamo bisogno né di piazze né di innalzare campanili. Non stiamo a fare manifestazioni per poi ipocritamente contarci per dire che siamo forti, che noi siamo qualcuno. Non partecipiamo a cortei Pro Life selezionando quali “life” contano e quali invece possono cadere nel limbo dell’indifferenza (non sopporto più questo cristianesimo che seleziona a seconda della visibilità ottenuta dagli organizzatori!).
Il giardino del quotidiano di ogni uomo e ogni donna sono il campo in cui, con fiducia, spargiamo il seme della Sua Parola, certi che darà frutto a suo tempo; passiamo “facendo del bene a tutti”, indistintamente, senza chiedere patentini di appartenenza, dichiarazioni di identità o genere sessuale, perché così opera il Dio che ci ha rivelato Gesù. La cristianità va scomparendo, ed è un bene. Da questa morte rinascerà un cristianesimo più autentico. A noi il compito di gettare i semi. Altri vedranno i frutti.
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
Grazie.
RispondiEliminaPaola
Gettare semi , con la speranza che siano quelli che servono per costruire il REGNO Di DIO….e mi piacerebbe che i frutti fossero già visibili, invece mai come oggi, fioriscono guerre… Signore guida la semenza del popolo, che vuole sotto il tuo PATROCINIO,continuare la tua opera creativa. Marilisa
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