Lieviti e pani
Mc 8,14-21
In quel tempo, i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un solo pane. Allora Gesù li ammoniva dicendo: «Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!». Ma quelli discutevano fra loro perché non avevano pane. (…)
I primi compagni di Gesù non riescono a comprendere il significato profondo dei segni che il Maestro pone davanti ai loro occhi. Nemmeno davanti al pane donato e condiviso riescono a capire. Allora ecco l'avvertimento che viene dalle parole nette di Gesù.
Egli chiede ai suoi di tenere ben desta l’attenzione per evitare le trappole rappresentate dai “lieviti”: quello dei farisei e quello di Erode. Quello di Erode rappresenta la tentazione del messianismo politico mentre quello dei farisei la tentazione del messianismo religioso. Non mi pare necessario esemplificare nel nostro oggi perché basta affacciarsi alla finestra e semplicemente osservare.
Gesù mette in guardia i suoi da entrambi perché entrambi sono sì lieviti ma il risultato della loro fermentazione è un pane che non sfama perché provoca una fame ingorda che non sazia mai: quella fame che ora è potere, ora è denaro, ora è fama. Che sia per Cesare o per Dio, è un pane che nasce da un lievito che inocula morte perché sorgente di disumanità.
Ben diverso è il pane offerto e condiviso da Gesù. Il suo è impastato con il lievito del dono e del perdono, del servizio e della condivisione, della cura e della prossimità: questo fa nascere il pane della vita. Ora la domanda che nasce è: presso quale forno stiamo cercando il nostro pane quotidiano?
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
Grazie.
RispondiEliminaPaola
Caro don, mi chiedo,dopo l’analisi attenta dello stato delle cose nel mondo, e dopo aver compreso che il Nostro Dio non è né onnipotente, né interventista,come faremo a far lievitare la pasta? Noi che ci diciamo discepoli siamo troppo pochi, troppo fragili, discontinui, dubbiosi ma soprattutto incapaci a manifestarci come servi al servizio dei “derelitti” della società . Non ho visto grande indignazione, né grandi manifestazioni di contestazione alle foto degli immigrati deportati ! Ho paura che ci attende un periodo buio… dove la Parola di Dio sarà sostituita da quella dei “potenti” parola più semplice e più redditizia per il “populismo “… almeno in apparenza. Speriamo che lo Spirito Santo continui a soffiare ….anche se dovrebbe diventare un Ciclone per colpire il nostro cuore…di pietra … Grazie. Marilisa
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