Buongiorno
mondo! Ai suoi che gli chiedono chi sia il più grande nel Regno dei cieli, il
Maestro risponde con queste parole: "se non vi convertirete e non
diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli" (Mt
18,1-5.10). Anni di cammino insieme, una "catechesi" personalizzata,
un insegnamento distillato nel corso di quella convivenza strana che suscitava
la curiosità dei più (figurarsi, un Maestro che aveva come discepoli dei
pescatori ignoranti, ma passabili; un pubblicano, che più odiato non si può; un
terrorista galileo facente parte degli zeloti; Giuda, che sappiamo come andò a
finire e comunque era ladro, e per non farsi mancare nulla anche alcune donne,
di cui alcune non di dubbia ma di certa reputazione, e ci capiamo…), malgrado
tutto questo (anche le verifiche in itinere, si direbbe oggi, gli aveva fatto:
li aveva mandati in giro a predicare e guarire), sono ancora a lì a disputarsi
il posto: quale fetta avrò nel tuo regno? Che ministero occuperò? Quanto prenderò?
Nihil novi sub soli, verrebbe da dire, niente di nuovo sotto il sole. E Lui, il
Maestro, a ribadire: se non diventate bambini, figli, non potete capire,
resterete chiusi fuori a battervi il petto, a ricordare tutte quelle belle
messe, quelle liturgie spettacolari, quelle immani opere, quelle belle
cattedrali e "hai visto che paramenti!!!! (già, direbbe don Tonino,
peccato manchi sempre quel famoso grembiule!), quelle file di cardinali,
vescovi, prelati, dignitari di corte.... nani e ballerine ecc.... Noi a buttare
quintali di incenso mentre il fratello anelava al pane, la sorella alla dignità
e l'umanità intera a giustizia e pace. "Se non vi convertirete e non
diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli". Un abbraccio
a tutte e a tutti. Buona vita anche a chi oggi chiederà per me un TSO dicendo:
"è fuori di sé".
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