mercoledì 8 gennaio 2020

Buongiorno mondo


Buongiorno mondo! "Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i discepoli dicendo: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congedali, in modo che, andando per le campagne e i villaggi dei dintorni, possano comprarsi da mangiare». Ma egli rispose loro: «Voi stessi date loro da mangiare»" (Mc 6,34-44).
I discepoli del Maestro fanno fatica ad uscire dalla mentalità commerciale: ogni cosa ha un prezzo, ogni cosa si può comprare o vendere. In questa logica la compassione gratuita, grembo che genera la condivisione e la solidarietà, difficilmente trova spazio. Per questo il Maestro invita i suoi a dare del pane facendosi pane. Chi intende seguire Lui non può limitarsi a dare qualcosa: sul piatto si mette la vita intera o nulla. Non si fa la carità ma si è caritatevoli, espressione vivente della misericordia divina. Non siamo lì a distribuire viveri, ma a farci noi stessi pane per la vita della sorella o del fratello che incrociamo nella nostra faticosa quotidianità. Il Maestro non ci invita a depositare una monetina sulla mano che si tende verso di noi, ma a farci alimento vitale, spazio in cui si accetta di giocarsi la vita nella solidale condivisione di tutto se stessi. Se la compassione che sgorga dal cuore del Maestro non trova carne nella nostra compassione tutto il pane eucaristico che spezziamo ogni domenica è solo una bella commediola recitata per aggiustarci la coscienza. Dio non ha bisogno di questo ma desidera che a partire da questo diventiamo per l'altro ciò che mangiamo alla mensa del Signore. Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

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