Buongiorno mondo!
Ecco le parole del Maestro nel vangelo di oggi: "Non pensate che io sia
venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare
compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non
passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà
agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli.
Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel
regno dei cieli" (Mt 5,17-19). Gesù parla in questo modo subito dopo aver
proclamato le Beatitudini e a queste bisogna far riferimento per intendere
rettamente quanto vuol dire. In un certo senso è una dedica a tutti i
nostalgici di "ordine e disciplina", ai cultori dello “Iota Unum”, a
tutti coloro che identificano il Dio di Gesù nel Dio legislatore che dai suoi
fedeli pretende obbedienza cieca e assoluta, pena la dannazione eterna.
"Legge e Profeti" sono compresi e superati dalla proposta che Gesù fa
nelle Beatitudini. I "precetti minimi" cui fa riferimento, infatti,
son proprio le beatitudini e niente altro. Chi volesse intendere che Gesù
faccia riferimento alle minuziose prescrizioni della Legge è completamente
fuori strada. L'ostinazione di chi ancora oggi continua a credere in una
visione conciliante tra la legge antica e quella proposta da Gesù non è nella
linea proposta da Gesù. Per certi aspetti, anche il Decalogo viene “compiuto”:
davanti alle Beatitudini le Dieci Parole il cedono il passo. Perché allora
continuiamo a proporre "esami di coscienza" fondati sul Decalogo? Noi
continuiamo a far esplorare minuziosamente le coscienze, con precisione
chirurgica, mentre le Beatitudini invitano ad assumere uno stile di vita ben
diverso. Uno stile in cui da "fedeli" si è invitati a diventare
"figli"; dove lo stile di vita non è più orientato all'obbedienza, ma
all'assomiglianza all'amore del Padre. Eppure Gesù ha pagato con la vita la sua
proposta! Al dolore causato da COVID-19 si aggiunge in questi giorni anche
quello di vedere come siamo ancora attaccati a una visione religiosa della vita
che sfiora la superstizione: richieste di chiese aperte quasi che Dio sia
solamente lì, di sacramenti da ricevere per "garantire il diritto di
andare in paradiso" (sentita su Radio24!!!). Non so più per cosa piangere…
Un abbraccio e buona vita a tutte e a tutti.
Nessun commento:
Posta un commento