Buongiorno
mondo! Siamo quasi al termine del discorso sul pane di vita e Gesù ribadisce:
"...se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo
sangue, non avete in voi la vita..." (Gv 6,52-59). Il sangue, nella
concezione propria dell'uomo della Bibbia, è sacro perché rappresenta la vita
stessa e appartiene a Dio solo. Quindi "bere il sangue" di Gesù
significa entrare in una intimità molto profonda con Lui, significa entrare nel
cuore della vita stessa di Gesù e nella comunione che egli vive col Padre. Per
quanto riguarda la carne, occorre anzitutto togliere di mezzo il significato
peggiorativo che questo termine ha assunto, specialmente in relazione a ciò che
è "spirito". Credo che possiamo intendere per "carne", in
questo contesto, la dimensione umana della vita di Gesù, intesa come, per usare
un'espressione comprensibile a tutti, stile di vita proprio di Gesù. Dunque la
comunione forte e intima con Lui e con il Padre ci conduce ad adottare uno
stile di vita simile al suo. Ciò non significa che dobbiamo ripetere tale e
quale quello che Lui ha fatto, quanto piuttosto adottare uno stile di vita tale
che la freschezza e la potenza liberante della sua Parola torni a echeggiare in
mezzo a noi. La nostra dimensione umana si "plasma" su quella del Maestro,
prede forma a partire da Lui, dalle sue scelte, dal suo modo di relazionarsi
alle persone, dalla sua capacità di mostrarci il volto del Padre. Ecco, credo
si possa comprendere così questo testo troppe volte maltrattato. Un abbraccio a
tutte e a tutti. Buona vita.
Nessun commento:
Posta un commento