Buongiorno mondo!
La parola del Maestro oggi mette in guardia i suoi: "Vi scacceranno dalle
sinagoghe; anzi, verrà l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere
culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me"
(Gv 15,26-16,4). La perversione della religione e il rifiuto dell'esodo dalla
religione alla fede porta a conseguenze "letali". Lo abbiamo visto
nelle nostre Crociate, condotte al grido di "Dio lo vole", così come
negli assassinii di donne e uomini non "in linea" con la
dottrina della Chiesa al tempo dell'Inquisizione. Lo vediamo oggi nell'efferata
violenza di quell'Islam ideologizzato che "in nome di Dio" compie
stragi a piè sospinto. Il messaggio, la proposta di Gesù è radicale: occorre
cambiare la nostra immagine di Dio. Occorre passare da Dio, in nome del quale
si può togliere la vita, al Padre, in nome del quale la vita è sempre e
solamente donata. È proprio il potere religioso che desidera mantenere quell'immagine
di Dio meno "imbarazzante" dell’immagine proposta da Gesù: è
l'immagine del Dio che ama "ordine e disciplina" a tutti i costi, del
Dio che ama farsi servire e riverire, del Dio che non si occupa e preoccupa
della nostra vita perché vergognosamente attento solo alla sua. Gesù mette in
guardia i suoi perché non cadano nella tentazione di costruire la comunità su
questa falsa immagine di Dio, ma piuttosto aprano spazi all'immagine del Padre
che fa passare il suo amore attraverso il nostro, che spande il suo perdono nel
nostro perdono reciproco, che ama senza attendersi nulla in cambio e chiede ai
suoi figli di fare altrettanto. Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
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