Buongiorno mondo!
Parola densa di significati quella che il Maestro ci offre quest'oggi:
"Ora io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se
non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve
lo manderò. E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo quanto al
peccato, alla giustizia e al giudizio.
Quanto al peccato,
perché non credono in me;
quanto alla
giustizia, perché vado dal Padre e non mi vedrete più;
quanto al
giudizio, perché il principe di questo mondo è stato condannato" (Gv
16,5-11).
Il dono dello
Spirito che ci rende capaci di amare e trasmettere vita come Gesù ha anche il
"compito" di aiutare il "mondo" ( il sistema) a comprendere
il male ("circa il peccato") di cui è vittima: non accettare il
Figlio, Colui che ci rivela il volto del Padre (in altri termini meno
"sacri", Colui che ci mostra come "funziona" Dio). Quello
che agli occhi del sistema ha tutte le caratteristiche di un fallimento, per
Gesù e coloro che aderiranno a Lui e al suo messaggio diventa invece il segno
più alto dell'amore, della passione che il Padre nutre per l'umanità. Quel
"circa la giustizia" fa riferimento all'amore fedele e leale del
Padre che non viene mai meno, neanche davanti al rifiuto. E la croce, in questo
caso, è il segno certo di tale amore. "Circa il giudizio" è il
giudizio del Dio che non ha mandato il Figlio per condannare il mondo ma per
salvarlo, ossia per aprirgli quella strada di bellezza e amore che consente la
realizzazione del progetto del Padre, umanizzare l'umanità fino al punto di
permettere a ciascuno di raggiungere la condizione divina come il Figlio. È un
"giudizio" che mette paura solamente a chi sceglie volontariamente di
stare dalla parte delle tenebre e si ritira davanti alla luce di chi sceglie di
vivere nell'amore che umanizza e apre spazi alla presenza amorevole dl Padre.
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
Nessun commento:
Posta un commento