Buongiorno mondo! Anche oggi la parola del Maestro va dritta al cuore:
"Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non
t'accorgi della trave che è nel tuo? Come puoi dire al tuo fratello: Permetti
che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio, e tu non vedi la trave che è nel
tuo? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e allora potrai vederci bene
nel togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello" (Mt 7,1-5). Non
c'è bisogno di spendere tante parole per commentare tale testo. Gesù invita a
non cadere nella tentazione che nasce dal cuore del fariseo, ossia il mettersi
su di un piedistallo pronti a giudicare tutto e tutti, senza però preoccuparsi
di mettere in questione se stessi. Il Maestro invita chi vuole essere dei suoi
a non fare il commediante (ipocrita, per i greci, era l'attore teatrale), a non
indossare maschere di falso perbenismo e tanto meno a dire che siamo con Lui
perché abbiamo ricevuto i sacramenti, perché andiamo in Chiesa, perché siamo
impegnati nella catechesi e via dicendo. Ricordiamoci che non saremo misurati
per ciò in cui abbiamo creduto, se abbiamo azzeccato la "chiesa
giusta" o predicato la "dottrina vera", ma per come avremo
vissuto, cercando di assomigliare al Padre nel nostro modo di amare. E per chi
deve esercitare l’arte della giustizia chiediamo serenità di giudizio e
capacità di discernimento. Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
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