Innalzati a nuova vita
"E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna".
Il Figlio innalzato è il luogo/spazio in cui il Padre è presente in Gesù e manifesta così il suo amore. Per troppo tempo siamo stati come Nicodemo: incapaci di uscire dalle nostre ideologie religiose che hanno confinato e dipinto la morte di Gesù esclusivamente nell'ambito del sacrificio di espiazione offerto a un Dio irato da placare. Ci siamo lasciati trascinare in una relazione con Dio basata sul "do ut des", significata dal sacrificio di Gesù e perpetuata nei nostri "sacrifici" e nell'offerta del "Santo Sacrificio" per tenere buono questo Dio pronto a scaraventare all'inferno chiunque non osservi i suoi precetti e le sue leggi. Come Nicodemo, anche noi spesso abbiamo vissuto e imposto il "sappiamo" dei maestri, un "sappiamo" che non concede spazio a dubbi e domande.
Oggi Gesù ribalta queste concezioni e ci invita ad accogliere il dono della sua esistenza come via per ricevere quello Spirito che ci introduce nel Regno.
La Croce di Gesù è al tempo stesso morte ed esaltazione perché essa è la porta che si apre sul Regno.
Dipende da noi, come sempre, scegliere quale sguardo posare su colui che è Innalzato. Da questo sguardo dipende la nostra vita: come e con Gesù, o altro.
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
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