Hinneni
Lc 1,26-38
"Allora Maria disse: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto". E l'angelo partì da lei".
"Eccomi", "Hinneni": è lo stesso termine che compare per la prima volta sulla bocca di Abramo al cap 22 della Genesi. Si tratta del racconto della "legatura di Isacco", che noi cattolici, nella nostra ansia di rendere "cattolico" Dio, chiamiamo il "sacrificio di Isacco". Nella Genesi, con divina ironia, Dio chiede ad Abramo di "legare" il figlio della promessa, Isacco, per, paradossalmente, lasciarlo andare, staccarsene, lasciare che la "promessa" e la "benedizione" seguano il loro corso nella storia… se il seme non muore… se uno vuol trattenere la propria vita… vedete? Parole che ritorneranno nel messaggio di Gesù…
Maria vive la stessa cosa: il suo "eccomi" è per la libertà più totale. Chiamata a dare alla luce Gesù nella disponibilità a non farne un suo possesso esclusivo. Anche Gesù si rivelerà il "Figlio della Promessa", il Figlio di Colui che mantiene fede alla parola data, anzi, alla Parola che si fa carne tra noi per dirci che quell'Eccomi nasce per primo nel cuore del Padre. Quell'Eccomi è la risposta del Padre a tutte le sofferenze dell'umanità. Il primo "Eccomi" è di Colui che è fonte di vita, che si manifesta a Mosé con quel "Io ci sono" davanti alle sofferenze del popolo (niente a che vedere con il filosofico "Io sono colui che sono…) e che arriva al "Sono io" di Gesù: tutta una storia segnata da "eccomi" reciproci. "Eccomi" che permeano la storia attraverso le storie di persone che hanno osato, e che tracciano il cammino per realizzare il "progetto umano" che nasce nel cuore del Creatore. Maria con il suo "hinneni" si è messa in cammino per imparare a lasciare libero il Figlio e per questo è la Madre dei credenti, di coloro che fondano la loro suprema libertà "legandosi" alla vita e al messaggio di questo Figlio, "legato" dal Padre per donarlo a noi come strada di libertà e umanità.
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
💚🙏
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