Dio per l'uomo
Mc 2,23-28
" (…) E diceva loro: "Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato".
"E diceva …": interessante questa forma verbale. È all'imper-fetto. Indica un'azione che si svolge e si prolunga nel tempo. "E diceva" arriva fino a noi perché anche oggi continua a dire. A dire che cosa? A dire che il sabato, la legge è per l'uomo e non l'uomo per la legge. Leggiamo spesso queste parole ma di fatto non ascoltiamo perché continuiamo imperterriti a coltivare pratiche che sono l'esatto contrario: prima la legge poi l'uomo, prima il comandamento poi l'uomo.
Vi invito a fare un esercizio pratico: mettiamo Dio al posto della parola sabato. Il risultato rappresenta la novità del Felice Annuncio: Dio è fatto per l'uomo e non l'uomo per Dio, perché ci ama, nutre una passione smodata per noi fino a farsi dono per noi, perché ci vuole felici come Lui. È ancora in ballo l'immagine che ci siamo fatti di Lui. Lo abbiamo reso un Dio sempre insoddisfatto, attento a che noi seguiamo le regole fin nel dettaglio pena la sua ira. Perché? Perché noi siamo così: chi si considera giusto stabilisce le regole ed esige che tutti si pieghino a queste.
Pensiamo a questo fatto. La maggior parte delle religioni prevede dei sacrifici, conosce degli aspetti sacrificali. Anche noi consideriamo l'Eucaristia un sacrificio in cui offriamo a Dio Padre la vita del Figlio. Quanto ci siamo allontanati da Gesù! Io posso anche considerare sacrificio l'Eucaristia, a patto che questa venga intesa come Gesù l'ha vissuta. L'Eucaristia per noi è un sacrificio, sì, ma non siamo noi ad offrire una vittima a Dio per placare la sua ira, bensì è Lui che si offre a noi e ci chiede semplicemente di accogliere il dono della sua vita per diventare come Lui: donatori di vita.
Allora possiamo rendere attuale il messaggio del Vangelo: "L'Eucaristia è stata fatta per l'uomo e non l'uomo per l'Eucaristia": fino a quando non comprenderemo questo resteremo lontani dalla novità del Regno.
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
La novità del Regno è davvero unica e clamorosa, è normale che sia faticoso accettarla
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