mercoledì 30 novembre 2022

Buongiorno mondo!

S. Andrea


Mt 4,18-22


“In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano la rete in mare, poiché erano pescatori. E disse loro: «Seguitemi, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono”. 


La chiamata di Gesù è sempre per la vita: chiede ai suoi di lasciarsi trasformare profondamente per diventare datori di vita. Questo è il senso dell’essere pescatori di uomini: tirare l’uomo fuori da tutto ciò che lo opprime, lede la sua dignità e libertà; liberare l’uomo da quelle reti di morte che gli impediscono di vivere in pienezza, secondo il progetto del Padre, la propria esistenza. Ecco perché la comunità cristiana è “esperta in umanità”: non perché ha una risposta preconfezionata e assolutamente valida per ogni situazione, ma perché lotta con tutte e tutti coloro che vogliono aprire spazi di vita e percorrere sentieri di libertà dentro l’umanità stessa. Il Maestro ci invita a farci con Lui pescatori di uomini, non accalappiatori! Il discepolo, come e con il Maestro, invita a libertà, non a nuove schiavitù. In questo senso occorre comprendere e ricomprendere che il Vangelo si propone e non si impone: non veniamo chiamati a dare vita per poi riprendercela in qualche modo! Essere “pescatori di uomini” significa rinunciare a qualsiasi velleità di potere sull’umanità e porsi invece a servizio della vita da far crescere ogni giorno lì dove la storia ci ha messo. Lasciamo cadere le nostre belle reti, le reti della sufficienza, le reti delle verità esibite e imposte, le reti dell’esclusione e impariamo a farci pescatori come e con Colui che è venuto non a togliere vita ma ad offrire la propria. 

Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

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