Chiesa in uscita
Lc 10,1-9
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Anche se ce ne dimentichiamo, la Chiesa è caratterizzata dall'invio da parte di Gesù. Per questo è pericoloso concepirla come un'istituzione fondata da Gesù per curare e sviluppare la sua religione. Risponde meglio al desiderio originale di Gesù l'immagine di un movimento profetico in cammino per la storia secondo la logica dell'invio: uscendo da se stessa, pensando agli altri, recando al mondo la Buona Notizia. Come già ricordava Benedetto XVI: "La Chiesa non esiste per se stessa, ma per l'umanità". Per questo oggi appare tanto pericolosa la tentazione di ripiegarci sui nostri interessi, sul nostro passato, sulle nostre acquisizioni dottrinali, sulle nostre pratiche e abitudini. Ancora più se lo facciamo irrigidendo ulteriormente il rapporto con la cultura attuale. Che cosa è una Chiesa rigida, anchilosata, chiusa in se stessa, senza profeti di Gesù né portatori del Vangelo? Ricordiamo che ogni volta che dalla Chiesa o dagli ambienti ad essa vicini si alimenta l'aggressività e il risentimento, o si lanciano insulti e attacchi che rendono più difficile la comprensione reciproca, stiamo agendo contro lo spirito di Gesù. Ciò che i suoi discepoli devono "prima" comunicare quando entrano in una casa, nel mondo, è: "Pace a questa casa!". La pace, lo shalom, è il primo segno del Regno di Dio. Se la Chiesa non porta pace alla convivenza, noi cristiani stiamo totalmente venendo meno al nostro compito principale. Inoltre ricordiamo che il Vangelo non è solo né soprattutto una dottrina. Il Vangelo è la persona e lo stile di vita di Gesù: l'esperienza di umanizzazione, di salvezza, di liberazione, che ebbe inizio con lui. Per questo evangelizzare non significa solo propagare una dottrina, ma rendere presente nel cuore stesso della società e della vita la forza di salvezza della persona di Gesù Cristo. La formazione dottrinale è importante, ma solo quando alimenta una vita più evangelica. "Non abbiamo bisogno di maestri, ma di testimoni".
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
La Chiesa esiste per tutti a volte è difficile però capirlo
RispondiEliminaSono omosessuale, unito civilmente ma soprattutto cristiano praticante e felice la domenica di ricevere l'eucarestia. Perché il mio parroco me lo concede.
Benedetto ha aperto molto a noi omosessuali è vero però restiamo peccatori, anche se il mio stile di vita è onesta nel senso che sono estremamente fedele al mio compagno, faccio molto volontariato, sono quasi sacrestano perché la domenica preparo io la Chiesa in parrocchia..... Però resto un peccatore...
Caro Fabio, purtroppo la chiesa ancora non ha capito o meglio non le conviene capire cos’è il peccato …Penso che don Luciano in più occasioni ha tuonato contro questo atteggiamento ecclesiastico…quindi tu che sai cos’è il peccato sai anche che sei peccatore come tutti noi . Siamo peccatori quando non facciamo la volontà di Dio che consiste nell’ instaurare il suo regno… dove gli ultimi sono i primi perché amati ! Allora continua la tua vita di discepolo di Gesù e sentiti in pace con te stesso…Un forte abbraccio! Marilisa
RispondiEliminaGrazie mille... Mi capita di vivere emotivamente queste sensazioni spesso perché sia i gay che i cristiani sono sempre criticati. Anzi si criticano tra di loro.
EliminaForse questa è una delle mie croci.
Ammetto però che stavolta ho parlato chiaramente con Andrea il mio compagno e gli ho spiegato che sono orgoglioso di essere cristiano e che può essere che sia stato Dio a farci incontrare in quanto, entrambi, necessitavamo di conoscere cose di noi stessi che probabilmente, in altra maniera, avremmo fatto capire.
Lui mi ha abbracciato forte ora mi auguro con il tempo di portarlo in Chiesa con me. Prego molto per questo.
E d'ora in poi dirò di essere orgoglioso di essere cristiano.
Grazie mille buona giornata un abbraccio