La via per “conoscere” Dio
Gv 8, 51-59
(…) “Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria non sarebbe nulla; chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: “È nostro Dio!", e non lo conoscete. Io invece lo conosco. E se dicessi che non lo conosco, sarei come voi, un mentitore; ma lo conosco e osservo la sua parola” (…).
Gesù qui denuncia in maniera aperta il contrasto tra una religione che i capi dei Giudei dichiarano di professare e la loro condotta, accusandoli addirittura di non conoscere Dio. Quando Gesù li accusa di “non conoscere Dio” non intende parlare di una conoscenza razionale ma di quella esperienza di Dio che già i profeti reclamavano e che passa attraverso l’uomo: “…Ma egli praticava il diritto e la giustizia e tutto andava bene, tutelava la causa del povero e del misero e tutto andava bene; non è questo che significa conoscermi? Oracolo del Signore. Invece i tuoi occhi e il tuo cuore non badano che al tuo interesse, a spargere sangue innocente, a commettere violenze e angherie” (Ger 22, 15b-17). O ancora il profeta Osea: “Ascoltate la parola del Signore, o figli d'Israele, perché il Signore è in causa con gli abitanti del paese. Non c'è infatti sincerità né amore, né conoscenza di Dio nel paese. Si spergiura, si dice il falso, si uccide, si ruba, si commette adulterio, tutto questo dilaga e si versa sangue su sangue” (4, 1-2). Insomma, Gesù, nella linea dei profeti, sta dicendo che quanti antepongono il loro interesse al bene dell’uomo non conoscono il vero Dio e non possono nemmeno conoscerlo.
È un’accusa molto pesante, che cade nelle nostre comunità oggi ogni volta che dimentichiamo che il criterio per “conoscere” Dio è il bene dell’uomo. L’unica via per conoscere Dio è quella di assomigliare a Lui che si propone come il Dio che comunica vita continuando l’opera della creazione. Gesù è la “manifestazione della gloria del Padre” non perché ci illumina con dei bei trattati su Dio, ma perché nella sua carne risplende il volto del Padre. E chi vuole “conoscere” questo Padre non deve fare altro che seguire le orme del Figlio.
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
Caro don Luciano aiutami a capire come vivere il triduo pasquale perché i riti della settimana santa non mi mettono in rapporto con Dio.In un video in cui dovevi parlare della Passione di Cristo hai detto di non essere ancora pronto… sei sulla porta, che vuol dire ?Grazie Marilisa!
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