martedì 21 gennaio 2025

Buongiorno mondo!

Dio come Gesù



Mc 2,23-28


(…) E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato».



E ma allora uno se le cerca proprio! Già le cose con i farisei e gli scribi, gli anziani e i capi del popolo non andavano affatto bene. Ora il Maestro provoca in maniera oscena e pericolosa: "Il Figlio dell'uomo è signore del sabato". Ma come? Se la tradizione racconta che anche Dio rispetta il grande riposo sabbatico? Ma allora questo uomo non può venire da Dio, non può parlare in nome di Dio uno che infrange una della più sacre e sante leggi! Ecco qui un altro bell'esempio di come lo stravolgimento della religione può offuscare e sfigurare il volto di Dio. Ogni volta che l'osservanza di un precetto in nome di Dio fa dimenticare la centralità dell'uomo ci allontaniamo dalla strada del Maestro. Dio non ha scelto il culto per manifestare la sua presenza, non ha scelto le roboanti liturgie di massa per sottolineare la sua presenza, non ha scelto il pio devoto osservante per indicare il sentiero da percorrere: ha scelto l'uomo, "il giusto come l'ingiusto", per comunicare il suo amore e chiedere di fare strada con lui, perché ciascuno abbia la possibilità di essere figlio e assomigliare a Lui nel proprio modo d'amare. Ricordiamo che non solo Gesù è come Dio (per noi è facile, ce l'hanno messo in testa fin da piccoli), ma soprattutto Dio è come Gesù. Sì, quell'uomo di Nazareth, che cena con pubblicani e peccatori, che non teme di lasciarsi avvicinare dalle prostitute, che osa toccare i lebbrosi, che abbraccia i bambini indicandoli come i veri discepoli del Regno (e non usandoli per altri scopi, vero confratelli?!) e che ha il coraggio di dirsi "Signore del sabato", quell'uomo ci mostra nella quotidianità chi è Dio. 

Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

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