Buongiorno mondo!
Ecco con quali parole il Maestro apre la nostra giornata: "In verità, in
verità vi dico: voi piangerete e vi rattristerete, ma il mondo si rallegrerà.
Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si cambierà in gioia.” (Gv
16,16-20) I discepoli del Signore non sono delle "vispe
terese" che vanno in giro per il mondo con i moscerini sui denti a
causa del sorriso perenne stampato in viso! Siamo uomini e donne immersi nelle
profondità della vita, nei suoi meandri a volte dolorosi; siamo donne e uomini
che credono nella personale fatica quotidiana del crescere; siamo donne e
uomini non "a prescindere" ma che guardano al Figlio dell'Uomo come
al modello di quell'umanità da sempre pensata e voluta dal Padre. Siamo donne e
uomini che non si accontentano di una fede detta da altri, ma che cercano in
profondità, non sono appagati, pongono e si pongono domande, in un travaglio
quotidiano per purificare continuamente l'immagine del volto di Dio, per
liberarla da storture e deviazioni, da paure e proiezioni magiche. Siamo donne
e uomini che scelgono di appoggiare la fede nelle profondità della vita, anzi
di appoggiarsi alle profondità della vita per dare spessore a una fede troppo
spesso maltrattata, poche volte formata dall'amore. È un "parto"
continuo, spesso doloroso, quotidiano: il parto che genera l'uomo nuovo, colui
che davvero può cantare un canto nuovo alla vita, al Signore della Vita, al
Padre della vita, Colui è fonte della nostra gioia. Un abbraccio a tutte e a
tutti. Buona vita.
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