La luce della Parola, la Parola della luce
Gv 8,12-20
In quel tempo, Gesù parlò [ai farisei] e disse: «Io sono la luce del mondo; chi segue me,
non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita». (…)
Tutti conosciamo l’irritazione che arriva quando “manca la luce”: espressione, a dire il
vero, impropria perché in effetti non manca la luce ma manca l’elettricità, l’energia che ci
permette di avere anche la luce.
Tanti, tra noi, conoscono la paura di ben altre tenebre: quell’oscurità propria della
depressione, o quelle zone buie della solitudine, per cui ti sembra di vagare nella notte,
da solo, perso. Esiste anche la tenebra della menzogna, ossia ciò che è spacciato per
verità a poco prezzo da chi vuole comperare la tua attenzione, il tuo voto, la tua vita in
fondo. Parliamo anche, sempre più sovente purtroppo, di “violenza cieca”, ossia senza
luce, quel male che nasce dal cuore malato e che spegne “la luce” negli occhi delle vittime
su cui si accanisce. Quante tenebre! Quanto luoghi bui, inospitali, non “vitali”, abitano il
nostro mondo, le nostre vite.
In tutto questo risplende la parola di Gesù: “Io sono la luce del mondo”. Parola che
richiama la Parola primordiale: “yehî ʾôr”, “fiat lux”: sia la luce! Ecco: la luce è quella Parola
sussurrata (in ebraico vi è un gioco di aspirate straordinario, quasi a sottolineare la
delicatezza del Creatore) che continua a essere detta e ridetta nelle parole di Gesù. La
luce illumina, mostra la realtà, permette di vedere ciò che esiste. La Parola, che è Gesù
stesso, la sua vita, illumina la nostra realtà, ci dice chi siamo in verità: figli e figlie, fratelli e
sorelle. Seguire la luce, la sua luce, è vivere tutto questo. Se vogliamo uscire dalle
tenebre, questa è l’unica Via.
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
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Grazie.
RispondiEliminaPaola
Grazie
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