Buongiorno
mondo! Oggi, davanti al'insegnamento del maestro, assistiamo a questa reazione:
"Rimanevano colpiti dal suo insegnamento, perché parlava con
autorità" (Lc 4,31-37). Gli scribi e i dottori della legge parlavano
dall'alto della loro sapienza acquisita, imponendo pesi "che non toccavano
nemmeno con un dito". Gesù non impone il giogo dell'osservanza della legge
come segno concreto di amore a Dio. Il suo insegnamento è la sua vita stessa,
il suo assomigliare nella totalità all'amore del Padre che vuole tutti gli
uomini suoi figli. Gesù non insegna una dottrina, ma attraverso la sua persona
fa sperimentare la misericordiosa presenza del Padre e invita tutti a vivere la
stessa realtà. La forza prorompente del messaggio evangelico non consiste tanto
in una serie di dogmi professati per potersi riconoscere e trovare un'identità
nel mondo, per differenziarsi da "chi non crede". La sua forza sta
nell'invito ad assomigliare al Padre nell'amore, un amore totale e gratuito, che
non guarda al merito ma al bisogno, che "fa piovere sui giusti e sugli
ingiusti", che vuole tutti felici di essere figli e fratelli. Quando ci
vedremo faccia a faccia con Lui, non ci sarà chiesto conto di cosa abbiamo
creduto, ma di come abbiamo vissuto. Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona
vita.
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