Buongiorno
mondo! Nel vangelo di oggi si legge: “Giovanni prese la parola dicendo:
«Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo
impedito, perché non ti segue insieme con noi». Ma Gesù gli rispose: «Non lo
impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi». (Lc 9,46-50)
Tutto
ciò che concorre al bene dell'uomo, al bene della sua dignità, tutto ciò che
partecipa all'umanizzazione dell'umanità non può essere rifiutato semplicemente
perché "non fai parte dei nostri". A certe critiche feroci fatte a
papa Francesco, alla sua definizione di Dio come di un "Dio non
cattolico", Gesù oggi risponderebbe proprio con le parole appena dette. La
tentazione di appropriarci di Dio, di "dargli un nome", di mettercelo
in tasca a nostro servizio sembra più che mai serpeggiare tra le fila di
cosiddetti "credenti ad oltranza". A volte ho l'impressione di stare
dentro una Chiesa più preoccupata di salvare il "marchio", il
"brand" si direbbe in certi ambienti, invece di lodare per le
meraviglie che lo Spirito suscita in mezzo agli uomini. Siamo ancora lì a
guardare più le erbacce del campo che il buon grano, presente a volte proprio
dove non ti aspetteresti mai di trovarlo. Anzi, spesso contribuiamo noi stessi
a seminare erbacce pur di dimostrare la nostra ragione! Dovremmo saper lodare e
ringraziare per il bene, al di là della sua appartenenza, e invece pasteggiamo
a invidia e rancore. Le nostre comunità dovrebbero essere più preoccupate di
educare al bene, a saperlo non solo fare, ma a saperlo anche apprezzare in chi
non fa parte del "cerchio magico". Come Gesù, che "passò facendo
del bene a tutti", non solo ai "cattolici". Un abbraccio a tutte
e a tutti. Buona vita.
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