Buongiorno
mondo! "Non è un Dio dei morti ma dei viventi!", (Mc 12,18-27) così
il Maestro chiude la pagina evangelica di oggi. Il Dio che ha voluto creare
l'uomo, che l'ha da sempre cercato, è un Dio che vuole comunicare a ciascuno la
sua stessa vita, la sua stessa condizione divina. Par tanti motivi, tra cui non
trascurerei la brama del potere, questo Dio è stato seppellito sotto montagne
di divieti, di leggi, di obblighi, di tradizioni ritenute sacre e di
"diritto divino" tali da deturparne il volto, fino a trasformarlo in
quello di un tiranno perennemente arrabbiato, pronto a scagliare la sua ira sul
mondo peccatore (naturalmente per il tramite dei suoi amatissimi e
addestratissimi ministri che si frappongono fra l'uomo e "l'ira di
Dio" come una sorta di scudo, dietro modico compenso....). Il Maestro ci
propone invece l'immagine di un Padre che vuole la vita per i suoi figli, la
vuole talmente da offrire la sua: non è un Dio che si prende le vite degli
uomini, un Dio mortale (nel senso attivo, che comunica morte), ma un Dio
vitale, che comunica continuamente la sua vita, un Dio della vita. Come sempre,
a noi scegliere da che parte stare e quindi, come ieri, a chi voler
assomigliare. Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
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