Dono prima che compito
Mc 3,13-19
"In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici - che chiamò apostoli -, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni (…)".
Dal mare alla montagna: Gesù è una persona in movimento, non sta mai fermo, e questo già sarebbe materiale di riflessione per una comunità, la chiesa, spesso ferma, con lo sguardo più al passato che al futuro. Una comunità affetta dalla sindrome della pantofola facile.
Il passaggio che Marco descrive è significativo anche per un altro motivo: il monte è il luogo simbolico per antonomasia della presenza di Dio. Gesù, dopo aver compiuto quell'esodo di cui parlavamo ieri, sale sul monte, luogo dell'incontro tra Dio e il nuovo popolo.
Qui, letteralmente "fece dodici" ("ne costituì" è una traduzione dal sapore troppo "clericale"fatta per giustificare cariche, potere e prebende), cioè crea una comunità di persone che
1. stanno con lui: condividono il suo stile di vita. Non è uno "stare" chiusi nella mistica misticheggiante del "Oh Gesù, Gesù Gesù…". È uno stare che indica il fare proprie le sue scelte, fino alla fine, fino alla fine di quella salita che qui inizia e terminerà sul Golgota a Gerusalemme.
2. per condividere la sua missione di prendersi cura dell'umanità ferita e fragile (i "demoni" rappresentano tutto ciò che si oppone, in un modo o nell'altro, al bene, alla felicità della persona).
Ciò che mi impressiona in tutto questo è che l'iniziativa è del Maestro, solamente sua. Si tratta, dunque, in primo luogo di un dono prima che un compito. E su questo dovremmo ragionarci un po'. Non è che forse noi siamo andati oltre? Non è che abbiamo scordato che il nostro essere discepoli è anzitutto un dono e che se perdiamo di vista il donatore mandiamo tutto a remengo, chiesa e Felice Annuncio compresi? Non è che ci siamo fatti padroni di qualcosa che non è nostro?
Chiedo per un amico…
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita
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