mercoledì 19 ottobre 2022

Buongiorno mondo!

Estote parati!


Lc 12,39-48

“Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo»".


Non sono parole usate dal Maestro per creare un clima di terrorismo psicologico, o per orientare l'esistenza verso l'alienante attesa di un "alidilà" che fa di tutto per guastarmi "l'aldiquà", che diventa così la famosa "valle di lacrime" dove sguazzano i predicatori del "soffri che Dio è contento: accetta tutto e domani sarai premiato". 

Mi vengono in mente i tre "amici" di Giobbe: a volte le persone pie, sostenute da un certo pensiero teologico, sono come le sanguisughe: più ti si attaccano, più ti svuotano facendoti credere il contrario. 

L'invito del Maestro è di stare pronti per non lasciare cadere nessuna delle occasioni in cui si manifesta la sua presenza. Occasioni che spesso e volentieri vanno al di là dei nostri criteri, dei "paletti" che ci fanno dire "qui Dio c'è, là no!". È un'apertura totale, continua, senza tempo, come quella del Padre che ogni giorno scrutava la strada in attesa del ritorno del figlio, fino al giorno in cui la sua continua attesa fu riempita e "lo vide da lontano... e corse ad abbracciarlo". 

È lo scrutare giorno dopo giorno con occhi attenti la storia, le persone, gli eventi, gli incontri per potervi scorgere quella presenza che comunica vita e invita e invia a fare altrettanto.  

È camminare con Colui che "ha posto la sua tenda in mezzo a noi" per potersi muovere più liberamente, senza l'ingombro di un tempio che diventa casa chiusa, barriera che separa, muro che impedisce l'accesso a chi non possiede i requisiti "di sana e santa religione". 

È il Dio-con-noi, che cammina in mezzo a noi, che ci invita sempre ad andare oltre. 

Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

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