Ammaestrati da Dio
Gv 6,44-51
(…) “Sta scritto nei profeti: E tutti saranno ammaestrati da Dio. Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me”(…).
Gesù fa riferimento a un testo del profeta Isaia che, nei commenti dei rabbini, veniva inteso in questo modo: Dio stesso avrebbe impresso, infuso al popolo la fedeltà alla legge di Mosé. Gesù, tuttavia, rettifica ancora una volta questo insegnamento, cambiando totalmente il senso di quell’espressione: Dio non insegna a osservare la Legge, ma chiede di aderire a Lui per imparare ad amare con e come Lui. Dio non va a cercarsi dei privilegiati cui fare una proposta, in questo caso credere in Gesù. No, il suo insegnamento viene offerto a tutte e a tutti indistintamente: l’adesione a Gesù è una possibilità per tutti.
Aderire a Gesù e al suo progetto significa prendere sempre più coscienza che “Io” e “Dio” (tanto per utilizzare questo termine purtroppo molto ambiguo) siamo le due facce di un’unica medaglia e “funzioniamo” solamente nella misura in cui non creiamo fratture e disarmonie nel processo che porta al “brulicare” della vita. Ecco il senso della nostra esistenza: vivere dentro il processo “creativo” facendo sì che la vita continui a farsi, a brulicare, a espandersi. Per questo, sulle orme del Maestro, abbiamo a cuore tutte quelle situazioni in cui tale processo vitale è negato, calpestato, soffocato da quelle logiche di morte che oggi spadroneggiano sulla scena del mondo. “Lasciarsi ammaestrare da Dio” è riconoscere nella vita e nella proposta di Gesù la via per portare a compimento la danza della creazione.
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
Nessun commento:
Posta un commento