mercoledì 15 gennaio 2025

Buongiorno mondo!

Ritrovare il Maestro



Mc 1,29-39


(…) Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. (…)



Gesù si è sempre preoccupato in primo luogo del benessere delle persone che incontrava. La nostra esperienza religiosa ha rinchiuso Gesù e il suo messaggio dentro il quadro cosiddetto della “salvezza”. Gesù ci salva dai peccati, Gesù è l’agnello di Dio che toglie i peccati del mondo (anche se a ben guardare i “peccati” sono ancora tutti qui e ben in salute, mi pare!), Gesù ci apre le porte del paradiso, e via dicendo.

I racconti evangelici spesso indugiano, al contrario, su un Gesù che si prende cura delle sofferenze delle donne e degli uomini che incontra. Al malato che gli sta davanti o che gli viene portato Gesù non dice: “Prega e offri le tue sofferenze per i peccati degli uomini” Davanti alla sofferenza Gesù non indica il cielo, non rimanda a Dio, ma stende la mano e si prende cura della persona perché questo rivela e narra del Dio della Vita che non ama le sofferenza dell’umanità, se possiamo dirlo così.

A forza di insistere sul peccato abbiamo perso di vista il cuore del messaggio di Gesù e la sua narrazione di Dio. In questi tempi sento molti che dicono che non parliamo più di Gesù. Può darsi sia vero, ma parlarne per dire castronerie è peggio che non parlare. Forse dovremmo fare discernimento per comprendere bene questa faccenda, altrimenti rischiamo anche noi di essere messi a tacere dal Maestro a causa della nostra “presunta” conoscenza di Lui. È ora di scacciare il demone della presunzione di sapere tutto dal cuore.

Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

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