Buongiorno
mondo! Oggi il Maestro narra la nota parabola detta "del seminatore"
(Mc 4,1-20). Vorrei sottolineare questo: il"seminatore" non fa alcuna
discriminazione nel gettare con abbondanza il seme, cioè la Parola. Tutti,
nessuno escluso, posso avere accesso a questa, a tutte e tutti è indirizzata
perché "Dio non fa preferenze di persone". Questo per ricordare a
tutti noi che non ci sono condizioni specifiche per l'accesso alla sua Parola:
tutti possono bere a questo pozzo senza fondo e nessuna autorità può
limitare l'accesso al pozzo. A me pare che vi siano in circolazione troppi
guardiani zelanti che spesso e volentieri obbligano a passare per certi "tornelli"
per arrivare al "pozzo" (e naturalmente il passaggio al tornello
comporta un certo prezzo!). In secondo luogo mi piace ricordare come il Maestro
invita a fonderci con questa Parola gratuitamente distribuita. Non è più una
legge esterna, un codice di comportamento, una norma procedurale che in-forma
(da forma) il mio essere e il mio agire, ma un parola interiorizzata a tal
punto da fare di me una parola di carne ("E il Verbo si fece carne...). Se
è vero che al nostro tempo abbiamo bisogno di ritornare ad essere donne e uomini
di parola, è anche vero che Lui ci offre di diventare uomini e donne della
Parola, creatori di parole di vita i mezzo alla cacofonia di morte nella quale
siamo immersi. Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
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