Buongiorno
mondo! "Chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno" (Gv
11,19-27), dice il Maestro a quanti convenuti per la morte del suo amico
Lazzaro. L'accento non è posto tanto sul fatto che Gesù risusciti i morti, ma
che egli dia la possibilità di una vita che superi la morte stessa; una vita di
una qualità talmente superiore che va al di là del potere della morte; potere
che trova espressione e visibilità in tutte le forme di oppressione e di
violenza esercitate nei confronti dell'umanità, quand'anche queste fossero di
natura religiosa (e anche noi qui siamo esperti). Gesù ci invita a costituire
comunità dove la vita sia celebrata e vissuta, dove l'amore accolto e condiviso
sia l'unico percorso per far crescere l'umanità: Comunità dove ognuno è messo
in grado di vivere e non di sopravvivere, comunità dove la parola che circola
non sia il canto ammaliante di sirene alienanti che propongono il
"tutto-qui-e-ora-a-poco-prezzo" a discapito degli altri, dove ogni
"all inclusive" sia rivolto davvero a tutti e non a pochi
privilegiati e riguardi tutti gli aspetti fondamentali della vita, non
solamente quelli di un villaggio turistico. Chiese che si fanno compagne di
vita di ogni uomo e di ogni donna, senza l'illusione di essere maestre in
tutto, ma con il cuore centrato sul bene di ogni uomo e di ogni donna. Ecco a
cosa ci chiama il Maestro: a fare sì che la vita sia davvero di una qualità
tale da superare la morte. Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
Nessun commento:
Posta un commento