Aggiogati a Lui
Mt 11,28-30
"In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero»".
La prima delle parole di Gesù mi ha ricordato l'elogio della sapienza in Sir 51: "Venite, avvicinatevi voi che…". La carne di Gesù è la sapienza di Dio. Ora, possiamo trovare tante sapienze nella storia, sapienze che ci dicono di un dio lassù nei cieli che comanda tutto, sapienze che ci parlano di un dio quaggiù che è totalmente immanente : tutte cose molto interessanti, per carità, piene di catechismi lodevoli. Ma Dio è un'altra sapienza: è la carne di Gesù di Nazareth. Nessuno ha mai immaginato un Dio così, perché il Dio trascendente o il Dio immanente non cambia nulla. Metti in alto o metti in basso, metti dentro pure le tue idee su Dio: che cambia? Ma un Dio crocifisso, un Dio che si offre totalmente per amore, questo è arduo da immaginare. Allora, contro tutte le immagini di Dio, del teismo, delle religioni o dell'ateismo, del panteismo, c'è questa nuova icona di Dio che è la sua estrema piccolezza, dell'infante rivelata agli infanti, che è data dalla croce, dalla carne di Gesù.
Proprio questo Dio, in Gesù, ci invita a portare con Lui la nostra fatica di essere uomini, la fatica del crescere quotidiano, la fatica dell'imparare ogni giorno l'arte di amare, di voler bene e di cercare il bene dell'altro.
La cosa straordinaria è che Gesù ci chiede di "aggiogarci" con Lui. Il giogo è fatto per due: Lui è già attaccato al giogo della nostra carne, ci chiede di prendere questo giogo con Lui per imparare a respirare all'unisono con Dio, il Dio della vita non più oppressa ma libera e grata.
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
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