Dalla Scrittura alla Parola
Lc 8,19-21
(…) Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica»
Con una chiarezza che per alcuni può suonare come durezza, il Maestro ci offre la Parola sopra citata.
Nel Regno annunciato da Gesù la priorità va data al Padre e alla sua volontà, che è di rendere felici tutti gli uomini. Niente, nemmeno le proprie relazioni familiari, possono essere anteposte a tutto questo. Anzi, Gesù stesso invita a liberarsi da tutte quelle relazioni che possono distogliere il discepolo dal suo cammino dietro al Maestro. Egli ci ha detto che la volontà del Padre suo e nostro è che viviamo e viviamo in pienezza, già a partire di qua, non solo nell'aldilà. Il Padre "lavora", continua l'opera della creazione affinché ogni uomo possa giungere alla pienezza della sua umanità, nello splendore della sua dignità. E la pienezza dell'umanità è rappresentata da Gesù di Nazareth, il Figlio nel quale siamo invitati a diventare figli. Ecco perché Gesù rifiuta la triade Dio-Patria-Famiglia, per proporre in alternativa la novità evangelica: dal Dio da servire al Padre da amare; dalla Patria come luogo di identità che esclude al Regno che tutti accoglie; dalla Famiglia in cui le relazioni sono esclusivamente verticali e di potere alla Comunità dove ognuno si fa servo della vita dell'altro.
Come sempre la decisione spetta a noi
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
Grazie.
RispondiEliminaPaola