Buongiorno
mondo! Ecco la parola del Maestro per oggi: "nessuno sa chi è il Figlio se
non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo
voglia rivelare" (Lc 10,21-24). L'ho detto molte volte e lo ripeto ancora:
il fatto di poter affermare con sicurezza che "Gesù è come Dio" ci fa
sentire a posto con la dottrina della fede che ci è stata trasmessa.
"Credo questo, credo quest'altro... e penso di essere dalla parte giusta:
quindi tutti gli altri devono per forza passare di qui se vogliono trovare
la via della salvezza!" Già, potrebbe essere. Ma Gesù cambia i termini:
non Lui come Dio, ma Dio come Lui. Se voglio conoscere il PadreMadre non devo
far altro che guardare il Figlio, alla sua umanità, ai suoi comportamenti, alle
sue azioni, ai suoi atteggiamenti, alle sue parole. Facile dire che Gesù è come
Dio, ma poi, chi è Dio? Cosa fa? Come agisce? Ecco scatenarsi il vortice delle
nostre fantasie più sfrenate per descrivere questo Dio, per dire come funziona,
a cosa serve, dove si trova, che faccia ha, come si fa a ingraziarselo, chi
sono i suoi addetti in terra, quanto costano… Gesù ci ha messo una vita,
letteralmente, per dirci che "chi vede me, vede il Padre" e noi siamo
ancora qui a fissare quel misterioso occhio dentro un triangolo e a chiederci:
ma sarà un triangolo rettangolo, con ipotenusa (Padre) e due cateti (Figlio e
Spirito) o un triangolo equilatero (e allora come si distinguono i tre?).
Coraggio sorelle e fratelli, è tempo d'Avvento: vegliamo sulle false e brutte
immagini di Dio che ci portiamo nel cuore e seguiamo il Maestro. Un abbraccio a
tutte e a tutti. Buona vita.
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